23/11/17

SOLIDARIETÀ A SILVANO!
LIBERI I NO TAV
La mattina di sabato 25 novembre la palestra popolare autogestita Antifa Boxe sarà in piazza a Mazzè, per un allenamento pubblico e aperto a tutte e tutti. Questo sarà il nostro piccolo contributo all’interno di una serie di iniziative – l’intervento delle “mamme della terra dei fuochi” a Chivasso c/o Palazzo Santa Chiara il 24 novembre, a seguire il 25 le mamme faranno un'intervista in concomitanza dell'allenamento dell'Antifa Boxe. Le iniziative popolari dei 3 incontri intitolati "Solidarietà e ambiente" concluderanno con la data del 2 dicembre a Mazzè, in solidarietà a Silvano e con uno sguardo sempre alle problematiche dell'ambiente circostante.
Silvano si allena con noi, sempre presente per portare avanti il progetto della palestra popolare; Silvano è un No Tav, come tanti, troppi, costretto a pagare prezzi altissimi per la sua generosità nell’opposizione alla grande opera inutile e devastatrice. Dal 29 ottobre Silvano è agli arresti domiciliari, dove resterà fino al 29 gennaio; l’accusa, come sempre delirante, è quella di essere stato sorpreso in possesso di armi… cioè 57 maschere antigas, strumenti, come chiunque sia stato in valle sa, necessari per non essere soffocati dai gas lacrimogeni cs che le truppe di occupazione usano e hanno usato in abbondanza nelle grandi giornate di lotta che attraversano la valle.
Silvano, come tanti, troppi altri e altre, paga quindi solo ed esclusivamente per la sua generosità, per la volontà di esserci, sempre, in prima persona, a bloccare la speculazione e la devastazione della valle, la militarizzazione e la violenza. Sappiamo però che la valle, Silvano e tutte e tutti i no tav, non si fermano e non si piegano di fronte alla repressione, perché la solidarietà è un’arma, più forte delle loro galere e delle loro bugie.
E allora il 25 novembre saremo a Mazzè per portare, con la boxe, con lo sport, con il nostro modo di stare assieme un abbraccio e la nostra complicità a Silvano e alla lotta No Tav.
Tutte e tutti sono invitati in piazza, per allenanrsi, per provare a fare pugilato, per far sentire a Silvano che non è solo!
A sarà düra!
Sempre su lo sguardo, sempre in alto i cuori No Tav
Palestra Popolare Autogestita
Antifa Boxe Torino
I NUOVI ORARI DELLA PALESTRA!
Finiti i lavori di sistemazione dello spazio, da ottobre sono ricominciati gli allenamenti. 
Per informazioni scrivete alla mail antifaboxe@yahoo.it oppure passate direttamente negli orari di allenamento e parlate con i referenti del corso. La palestra si trova all'interno del centro sociale Askatasuna in corso Regina Margherita 47.


Sempre Su Lo Sguardo

Palestra Popolare Autogestita 
Antifa Boxe

03/01/17

TROPPA GENTE SENZA CASA, TROPPE CASE SENZA GENTE!
CECCA, VALERIA, FORGI, MATTIA, STELLA, DONATO, STEFANO E RICCARDO LIBERI! TUTTI LIBERI!
Queste giornate vedono ancora una volta l’arresto inaccettabile di compagne e compagni a causa di azioni di resistenza agli sfratti. Il nostro compagno Donato si trova attualmente nel carcere delle Vallette, altri sono sottoposti a misure cautelari per aver partecipato alla resistenza a uno sfratto in corso Regina 51.
A Torino il tasso di sfratti è altissimo e preoccupante specchio della povertà dilagante e della violenza con cui viene affrontata dalla procura e dal comune la necessità abitativa di centinaia di famiglie  (poco è cambiato con il cambio-guardia del nuovo sindaco 5 stelle Appendino dal suo predecessore piddino Fassino).
È assolutamente meschino che gli interessi difesi siano quelli di privati multimilionari come Giorgio Molino, personaggio infausto in grado di mobilitare,  ancor prima del via libera allo sfratto e degli ordini della procura, squadracce di operai pronti a vendersi per un soldo per la distruzione coatta degli stabili, così da impedirne il re insediamento. A questi operai va il nostro disgusto, per l’essere stati uniti allo sgombero della famiglia di Said e Kadija e per averne accelerato i tempi con la distruzione di  pavimenti, sanitari e serratura della loro casa. La durezza con cui vengono criminalizzati, arrestati, colpiti, multati  i movimenti per il diritto alla casa ovunque essi si compattino e facciano il possibile per trovare delle soluzioni concrete, è la prova di quanto siano inflessibili sull’unica modalità riconosciuta di risoluzione dell’emergenza abitativa: l’allontanamento fisico forzato e la liberazione degli alloggi e il tentativo di spezzare il muro di resistenza popolare e sociale che vuole organizzarsi attorno a chi vive questa emergenza e contro le operazioni di polizia.

Quel giorno c’eravamo tutt*
DONATO LIBERO! TUTTE E TUTTI LIBER*!
SEMPRE SU LO SGUARDO


PALESTRA POPOLARE ANTIFABOXE TORINO