19/03/18



SOLIDARIETA A JACOPO!
L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!
Oggi vediamo ripetersi il solito affronto ai danni dell'antifascismo in città. Dall'alba sono state almeno sette le perquisizioni e le misure cautelari nei confronti di coloro che avevano partecipato al corteo antifascista il 22 febbraio scorso, nato dall'esigenza di rispondere con rabbia alla presenza di Di Stefano, leader di Casapound, a Torino.
Le persone coinvolte sono almeno sette, e le misure prevedono obblighi di firma, arresti domiciliari, mentre due persone sono state portate in carcere.
Tra queste ultime due c'è Jacopo, un compagno giovanissimo della palestra, di appena 18 anni, che si trova infatti al carcere dell Vallette (anziché a scuola, in mezzo alla gente, a vivere libero).
Troviamo indegno che i movimenti, così come i compagni più giovani e generosi, siano colpiti da questa repressione, che troviamo intimidatoria.
Ricordiamo con piacere che nonostante le pessime condizioni climatiche e le difficoltà quel giorno erano molti a partecipare alla contestazione, e molti quelli che con generosità hanno resistito agli idranti e alla violenza della polizia e fronteggiato l'orrido attacco delle istituzioni a difesa del neo-fascismo.
La resistenza popolare ai rigurgiti fascisti è una soluzione concreta alle provocazioni politiche quotidiane e al pericoloso razzismo dilagante, alla violenza dei discorsi televisivi e giornalistici che promuovono odio tra poveri e alla criminalizzazione dei movimenti sociali che nascono dal basso (molti coinvolti nelle misure sono anche impegnati nella lotta contro gli sfratti, nei quartieri popolari o nelle lotte universitarie).
La resistenza antifascista non si ferma con questi vili arresti.

Quel giorno c'eravamo tutt*
Con Jacopo ed a fianco delle e degli arrestati


JACOPO LIBERO! TUTTE E TUTTI LIBER*!
SEMPRE SU LO SGUARDO 

PALESTRA POPOLARE ANTIFABOXE TORINO

23/11/17

SOLIDARIETÀ A SILVANO!
LIBERI I NO TAV
La mattina di sabato 25 novembre la palestra popolare autogestita Antifa Boxe sarà in piazza a Mazzè, per un allenamento pubblico e aperto a tutte e tutti. Questo sarà il nostro piccolo contributo all’interno di una serie di iniziative – l’intervento delle “mamme della terra dei fuochi” a Chivasso c/o Palazzo Santa Chiara il 24 novembre, a seguire il 25 le mamme faranno un'intervista in concomitanza dell'allenamento dell'Antifa Boxe. Le iniziative popolari dei 3 incontri intitolati "Solidarietà e ambiente" concluderanno con la data del 2 dicembre a Mazzè, in solidarietà a Silvano e con uno sguardo sempre alle problematiche dell'ambiente circostante.
Silvano si allena con noi, sempre presente per portare avanti il progetto della palestra popolare; Silvano è un No Tav, come tanti, troppi, costretto a pagare prezzi altissimi per la sua generosità nell’opposizione alla grande opera inutile e devastatrice. Dal 29 ottobre Silvano è agli arresti domiciliari, dove resterà fino al 29 gennaio; l’accusa, come sempre delirante, è quella di essere stato sorpreso in possesso di armi… cioè 57 maschere antigas, strumenti, come chiunque sia stato in valle sa, necessari per non essere soffocati dai gas lacrimogeni cs che le truppe di occupazione usano e hanno usato in abbondanza nelle grandi giornate di lotta che attraversano la valle.
Silvano, come tanti, troppi altri e altre, paga quindi solo ed esclusivamente per la sua generosità, per la volontà di esserci, sempre, in prima persona, a bloccare la speculazione e la devastazione della valle, la militarizzazione e la violenza. Sappiamo però che la valle, Silvano e tutte e tutti i no tav, non si fermano e non si piegano di fronte alla repressione, perché la solidarietà è un’arma, più forte delle loro galere e delle loro bugie.
E allora il 25 novembre saremo a Mazzè per portare, con la boxe, con lo sport, con il nostro modo di stare assieme un abbraccio e la nostra complicità a Silvano e alla lotta No Tav.
Tutte e tutti sono invitati in piazza, per allenanrsi, per provare a fare pugilato, per far sentire a Silvano che non è solo!
A sarà düra!
Sempre su lo sguardo, sempre in alto i cuori No Tav
Palestra Popolare Autogestita
Antifa Boxe Torino
I NUOVI ORARI DELLA PALESTRA!
Finiti i lavori di sistemazione dello spazio, da ottobre sono ricominciati gli allenamenti. 
Per informazioni scrivete alla mail antifaboxe@yahoo.it oppure passate direttamente negli orari di allenamento e parlate con i referenti del corso. La palestra si trova all'interno del centro sociale Askatasuna in corso Regina Margherita 47.


Sempre Su Lo Sguardo

Palestra Popolare Autogestita 
Antifa Boxe

03/01/17

TROPPA GENTE SENZA CASA, TROPPE CASE SENZA GENTE!
CECCA, VALERIA, FORGI, MATTIA, STELLA, DONATO, STEFANO E RICCARDO LIBERI! TUTTI LIBERI!
Queste giornate vedono ancora una volta l’arresto inaccettabile di compagne e compagni a causa di azioni di resistenza agli sfratti. Il nostro compagno Donato si trova attualmente nel carcere delle Vallette, altri sono sottoposti a misure cautelari per aver partecipato alla resistenza a uno sfratto in corso Regina 51.
A Torino il tasso di sfratti è altissimo e preoccupante specchio della povertà dilagante e della violenza con cui viene affrontata dalla procura e dal comune la necessità abitativa di centinaia di famiglie  (poco è cambiato con il cambio-guardia del nuovo sindaco 5 stelle Appendino dal suo predecessore piddino Fassino).
È assolutamente meschino che gli interessi difesi siano quelli di privati multimilionari come Giorgio Molino, personaggio infausto in grado di mobilitare,  ancor prima del via libera allo sfratto e degli ordini della procura, squadracce di operai pronti a vendersi per un soldo per la distruzione coatta degli stabili, così da impedirne il re insediamento. A questi operai va il nostro disgusto, per l’essere stati uniti allo sgombero della famiglia di Said e Kadija e per averne accelerato i tempi con la distruzione di  pavimenti, sanitari e serratura della loro casa. La durezza con cui vengono criminalizzati, arrestati, colpiti, multati  i movimenti per il diritto alla casa ovunque essi si compattino e facciano il possibile per trovare delle soluzioni concrete, è la prova di quanto siano inflessibili sull’unica modalità riconosciuta di risoluzione dell’emergenza abitativa: l’allontanamento fisico forzato e la liberazione degli alloggi e il tentativo di spezzare il muro di resistenza popolare e sociale che vuole organizzarsi attorno a chi vive questa emergenza e contro le operazioni di polizia.

Quel giorno c’eravamo tutt*
DONATO LIBERO! TUTTE E TUTTI LIBER*!
SEMPRE SU LO SGUARDO


PALESTRA POPOLARE ANTIFABOXE TORINO

11/10/16

20 ANNI DI ASKATASUNA
15 ANNI DI ANTIFABOXE
Venerdi 21 ottobre festeggeremo i 15 anni di attività della palestra popolare autogestita Antifa Boxe, attiva dall'ottobre 2001 all'interno del centro sociale Askatasuna che a sua volta compie 20 anni dalla sua occupazione. Iniziano così settimane di iniziative dedicate a celebrare questa data per noi molto importante. Trovate il programma completo qui: https://www.facebook.com/events/1605796096382908/

Per quanto riguarda il 21 ottobre, inizieremo alle ore 18 con la presentazione del libro "Il pugilato per tutti e tutte" edito da Red Star Press (http://www.redstarpress.it/index.php/hellnation-libri/product/view/7/61) in presenza dell'autore Giuni Ligabue.
Seguiranno un dibattito e delle letture su questi 15 anni di sport popolare dell'Antifa Boxe.
Alle 20 siete tutti invitati alla tradizionale cena di compleanno, menù completo a 10€.
Alle 23 il live dei Poor Man Style.

Vi aspettiamo numeros*.
Per info e prenotazioni: antifaboxe@yahoo.it

Sempre su lo sguardo!
Aska Siempre!

1996 - 2016 // 20 ANNI DI ASKATASUNA
PROGRAMMA COMPLETO
Pubblichiamo di seguito il programma completo relativo alle iniziative per i 20 anni dell'occupazione del CSOA Askatasuna, che ospita la nostra palestra. 
Siamo fieri di inaugurare i festeggiamenti, il giorno 21 ottobre, con una serata dedicata ai 15 anni dell'Antifa Boxe, che è attiva appunto dall'ottobre 2001. Vi aspettiamo numeros*!
Aska Siempre!
Sempre su lo sguardo!

20 ANNI DI ASKATASUNA
A VOLTE LA STORIA HA BISOGNO DI UNA SPINTA...
da https://www.facebook.com/events/1605796096382908/

La nostra storia incomincia il 16 novembre del 1996, quando con un corteo studentesco autorganizzato, ci staccammo da una manifestazione istituzionale per “liberare” l’ex Asilo degli Gnomi, in corso Regina Margherita 47. Occupammo uno stabile abbandonato da anni, che già precedentemente, il Collettivo Spazi Metropolitani (che poi fondò il Csa Murazzi), occupò per un breve periodo.
Il primo striscione che mettemmo sulla facciata del centro sociale recitava "Spazi al quartiere per i bisogni collettivi" e fu quello il motto che caratterizzò la nostra attività: aprimmo il giardino al quartiere, rendendolo vivibile per tutti ed ancora oggi, in convivenza con l'asilo nido, è e rimane l'unico spazio verde di Borgo Vanchiglia.

Non riusciamo con facilità ad elencare i momenti più importanti che abbiamo vissuto in questi 20 anni perchè ogni attimo, è stato vissuto insieme con passione, impegno e dedizione, e tutte le iniziative sono state importanti.

Non possiamo però dimenticare il 1 maggio del 1999, periodo di guerra per l'Italia, che ci costò la vendetta delle forze dell'ordine per aver osato disturbare una parata ignobile, nel giorno della festa dei lavoratori, dei partiti della sinistra istituzionale al governo impegnati nella guerra dei Balcani.

Non possiamo non ricordare le centinaia di compagni e compagne che hanno reso l'Askatasuna quello che è oggi, anche nei momenti più difficili, quando ci sembrava di stare " chiusi in una stanza come Visone e i suoi durante la Resistenza".

Sono passati diversi sindaci in questi anni, sono centinaia le richieste di sgombero, eppure il nostro agire politico ci ha portato dove siamo oggi, a testa alta, senza scendere mai a compromessi con nessuno.

Siamo partiti chissà quante volte con il furgone dell'amplificazione dall'Askatasuna per centinaia di manifestazioni: in cordone, ballando, con la gioia e con la rabbia, e siamo poi sempre ritornati alla base con qualcosa in più, con la soddisfazione di non aver mai avuto rimorsi.

Vogliamo ringraziare tutti i collettivi che hanno vissuto il centro sociale, gli artisti, i musicisti, attori, scrittori, writers, poeti, semplici ragazzi e ragazze che si sono impegnati/e per un sogno, che continua, più forte che mai grazie alla loro partecipazione, ed appartiene a tutti/e. 


Askatasuna è una parola basca, lingua di un popolo fiero, e significa libertà, e per questo uno spazio sociale come il nostro non poteva avere un nome migliore.

Se 20 anni fa per alcuni di noi era un sogno, oggi per tutti l'Askatasuna è una certezza, da più di 20 anni e per ancora chissà quanti.

#AskaSiempre