12/05/15

ANTIFA BOXE 2015 CAPITALE EUROPEA
DELLO SPORT AUTOGESTITO

La Palestra Popolare Antifa Boxe Torino organizza e invita a prendere parte all'annuale giornata di sport popolare, che si terrà sabato 13 giugno 2015 nel Centro Sociale Askatasuna di Torino, durante la quale è prevista un'assemblea tra palestre popolari e una serata di incontri di pugilato. Un'occasione per confrontarsi e per condividere varie esperienze nel nome dei valori che da sempre hanno accomunato chi pratica, diffonde e difende lo sport popolare autogestito.

In una Torino che si vuole trasformare sempre più in città vetrina attraverso politiche di riqualificazione-speculazione e attraverso la costruzione di grandi eventi che mirano a recuperare una credibilità letta in termini di prestigio e di sviluppo economico, la serata di quest'anno vuole richiamare l'attenzione sulla volontà dell'amministrazione comunale torinese di porre lo sport al centro del proprio investimento, con Torino Capitale Europea dello Sport 2015. Un tentativo da una parte per acquistare un merito e una reputazione ricca di ipocrisia, dall'altra per trarne giovamento da un punto di vista finanziario, alla disperata ricerca di rimpolpare le casse indebitate attraverso un sistema fatto di un'intricatissima rete di rapporti economici, politici e personali tra grandi banche, fondazioni, ex-dirigenti di Pci-Ds-Pd e Fiat.

Questa è la Torino che oggigiorno si presenta davanti ai nostri occhi: una facciata pulita e dal volto fintamente nuovo che cerca di nascondere sotto il tappeto la precarietà e l'impoverimento di ampie fasce di popolazione. Un sistema che tenta oltremodo di riparare agli effetti collaterali della malagestione e di una crisi endemica, attraverso la riduzione progressiva di servizi e welfare. Più che capitale dello sport, Torino si riconferma capitale degli sfratti, dei disservizi, della precarietà e del debito.

Attraverso questo grande evento, l'amministrazione comunale si fa paladina di grandi valori sportivi, rivelando così il proprio autentico carattere truffaldino. Lo dicono chiaramente le parole propagandistiche che ci parlano di aggregazione e inclusione sociale ma al contempo di un obiettivo  mirato ad attrarre grandi eventi sportivi e gare di livello nazionale ed internazionale per trasformarli in occasioni di rendita economica diffusa sul territorio. Non ci serve andare troppo in là con il tempo per capire cosa invece ci hanno lasciato i grandi eventi sportivi nel tempo. Basti pensare alle Olimpiadi del 2006, che ci hanno "donato", tra le altre cose, zone cementificate e devastate dalla costruzione di edifici ora completamente abbandonati e che continuano a rappresentare un vero e proprio scempio nonché uno schiaffo in faccia alla dignità dei cittadini e delle cittadine.
Ben poco di sociale quindi se non una ricaduta in negativo che questi eventi hanno sulla popolazione torinese.

Dal canto nostro, di fronte all'evento organizzato quest'anno dall'amministrazione comunale, continuiamo a rispondere con decisione andando a ribadire quali sono invece i reali valori che dovrebbe avere lo sport, inteso non solo dal punto di vista atletico ma anche come aggregazione, scambio e confronto. Un modo di fare attività sportiva che preveda quindi il rispetto dell'avversario, il rifiuto degli atteggiamenti sessisti, la condivisione piuttosto che la competizione e che sia accessibile a tutti e tutte. Aspetti su cui da anni si fondano le palestre popolari autogestite.


Invitiamo tutte le palestre a comunicarci la loro eventuale partecipazione, sottolineando numero, peso, sesso e livello di esperienza delle atlete e degli atleti che vogliono salire sul ring. Chiediamo che gli aspetti relativi alla sicurezza e all'incolumità siano curati con scrupolo: ogni atleta dovrà indossare caschetto, paradenti e conchiglia/paraseno. Inoltre, la nostra palestra ha scelto di sottoporre le atlete e gli atleti che combatteranno ad una visita sportiva agonistica: riteniamo sia una precauzione necessaria per ogni atleta che salirà sul ring. Chiediamo infine agli allenatori e ai maestri che la preparazione in vista degli incontri sia finalizzata a valorizzare le qualità tecniche piuttosto che quelle strettamente agonistiche.
Palestra popolare autogestita
Antifa Boxe Torino