SOLIDARIETÀ
ALLA VERDI 15 IN LOTTA
Contro
ogni sgombero, contro ogni violenza di stato, liber*tutt*!
Oggi
(7 novembre) la Verdi 15 è stata sgomberata. L'odioso intervento
della polizia è l'ennesimo affronto a danno di chi ancora crede e
vive nella lotta.
In
questa circostanza è bene ricordare quanto la presenza di uno spazio
come la Verdi 15, in un quartiere già soggetto a pesanti interventi
volti al “restauro” urbano, all'appiattimento e alla distruzione
di ogni forma aggregativa non legata al consumo, sia importante. Non
è casuale che in linea con il desiderio (tutto istituzionale) di
espulsione e pulizia nei quartieri, vengano colpiti i nuclei a
reddito basso e quelli poco “produttivi”.
La
Verdi 15, come uno dei luoghi di partenza di incontri e iniziative
antifasciste, antisessiste, antirazziste in questa città, si occupa
di tenere saldo il legame degli studenti, e non solo, con la lotta
che al momento è resistenza alle politiche severe della crisi,
all'impossibilità progressiva di avere accesso ad una cultura di
alto livello o di sviluppare mezzi critici. Finora è stata, per chi
l'ha vissuta, un laboratorio di resistenza al compromesso abitativo
ed esistenziale che minaccia, quotidianamente, la vita di migliaia di
persone in Italia come nel resto del mondo. Da questo punto di vista
l'esperienza della Verdi 15 è in sintonia con quelle dei soggetti
che hanno fatto sentire la loro voce e manifestato la volontà e la
ferma decisione di creare conflitto recentemente a Roma.
È
quindi chiara la natura infame di questo sgombero: mettere a tacere,
regolare i conti, minacciare privatamente e isolare un collettivo
politico che si auto-organizza. La polizia ha agito mossa da una
volontà di vendetta e di rivalsa, che ha portato ad uno schieramento
di forze sproporzionato, a pestaggi, facce sbattute contro il vetro,
infami intimidazioni e insulti razzisti a uno degli occupanti. Tra i
vari fermati ed identificati, Pablo e Paul sono stati trattenuti
dalla polizia ed è per esprimere a tutti loro solidarietà che ieri
sera il quartiere è stato attraversato da un corteo determinato e
partecipato che ha voluto raccontare l'infamia di questurini,
politicanti e “giornalisti” da quattro soldi.
Solidarietà
con chi resiste, con chi occupa e con chi lotta
SEMPRE
SU LO SGUARDO
PALESTRA
POPOLARE AUTOGESTITA
ANTIFABOXE
TORINO