TROPPA GENTE SENZA CASA, TROPPE CASE SENZA GENTE!
CECCA, VALERIA, FORGI,
MATTIA, STELLA, DONATO, STEFANO E RICCARDO LIBERI! TUTTI LIBERI!
Queste giornate vedono
ancora una volta l’arresto inaccettabile di compagne e compagni a causa di
azioni di resistenza agli sfratti. Il nostro compagno Donato si trova
attualmente nel carcere delle Vallette, altri sono sottoposti a misure
cautelari per aver partecipato alla resistenza a uno sfratto in corso Regina
51.
A Torino il tasso di
sfratti è altissimo e preoccupante specchio della povertà dilagante e della
violenza con cui viene affrontata dalla procura e dal comune la necessità
abitativa di centinaia di famiglie (poco
è cambiato con il cambio-guardia del nuovo sindaco 5 stelle Appendino dal suo
predecessore piddino Fassino).
È assolutamente
meschino che gli interessi difesi siano quelli di privati multimilionari come
Giorgio Molino, personaggio infausto in grado di mobilitare, ancor prima del via libera allo sfratto e
degli ordini della procura, squadracce di operai pronti a vendersi per un soldo
per la distruzione coatta degli stabili, così da impedirne il re insediamento.
A questi operai va il nostro disgusto, per l’essere stati uniti allo sgombero
della famiglia di Said e Kadija e per averne accelerato i tempi con la
distruzione di pavimenti, sanitari e
serratura della loro casa. La durezza con cui vengono criminalizzati,
arrestati, colpiti, multati i movimenti
per il diritto alla casa ovunque essi si compattino e facciano il possibile per
trovare delle soluzioni concrete, è la prova di quanto siano inflessibili
sull’unica modalità riconosciuta di risoluzione dell’emergenza abitativa:
l’allontanamento fisico forzato e la liberazione degli alloggi e il tentativo
di spezzare il muro di resistenza popolare e sociale che vuole organizzarsi attorno
a chi vive questa emergenza e contro le operazioni di polizia.
Quel giorno c’eravamo
tutt*
DONATO LIBERO! TUTTE E TUTTI LIBER*!
SEMPRE SU LO SGUARDO
PALESTRA POPOLARE ANTIFABOXE TORINO