COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ DELL'ANTIFA BOXE ALLA VERDI 15 OCCUPATA
Ieri mattina (30 Ottobre) la residenza “Verdi 15” occupata è stata sgomberata e decine dei suoi occupanti identificati. Immediatamente e per tutta la giornata, centinaia di studenti e solidali si sono mossi per le vie del centro verso i palazzi della regione e del comune scontrandosi, in più di un'occasione, con i manganelli e i lacrimogeni delle forze dell'ordine. In seguito, l'esproprio della mensa dell'Edisu (ente regionale per il diritto allo studio) garantiva ai manifestanti di rifocillarsi, prima di concludere la lunga giornata con l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede dell'ateneo torinese.
Come palestra vogliamo esprimere la massima solidarietà e vicinanza agli/alle occupanti e presentare alcune brevi considerazioni sull'accaduto.
La “Verdi 15” è stata occupata più di un anno fa da studenti e studentesse, italiani e stranieri, per riappropriarsi del diritto allo studio e alla casa che i tagli dell'Edisu, voluti dalla regione Piemonte, avevano loro sottratto. Si trattava di studenti e studentesse che avevano diritto a borse di studio e alloggi che i tagli avevano però mandato in fumo.
Durante i mesi di occupazione la Verdi era diventata un luogo di riferimento in cui, oltre a trovare posto circa 200 student*, erano state organizzate un' aula studio, una ciclofficina, una palestra e incontri, dibattiti, conferenze, serate ecc.
Sgomberando la Verdi si è dunque voluto porre fine ad una pratica di socialità e condivisione che, dal basso, dava una risposta concreta alla crisi che le politiche di austerity scaricano sulle fasce più deboli della popolazione. La solidarietà che immediatamente ha raggiunto gli occupanti è stata la prova più evidente del valore di questa esperienza: le cariche, i manganelli, i lacrimogeni non hanno disperso le centinaia di giovani e meno giovani che hanno visto in questa operazione poliziesca una provocazione e un'ennesima prova di quale sia l'unica risposta che i vari governi della crisi (dal Pd di Fassino, alla Lega di Cota, fino al tecnico Monti) hanno da offrire a chi si autorganizza per tentare di riprendere in mano la propria vita. La gestione dello sgombero ha mostrato ancora una volta la professionalità delle forze dell'ordine che, appena entrate, hanno pensato bene di dividere gli occupanti in due gruppi, sulla base delle provenienze geografiche o del colore della pelle (non conosciamo nel dettaglio il criterio). Infine, i mezzi di informazione mainstream (Repubblica e Stampa) si sono superati nella ricostruzione di quanto è accaduto ieri e dell'esperienza della Verdi in generale: le centinaia di persone in corteo erano pochi autonomi (o anarchici, a seconda), gli occupanti erano i soliti autonomi e un gruppo di extracomunitari e clandestini... e in una stanza è stata trovata addirittura della droga!
Tutti questi signori (politicanti, sbirri e scribacchini) possono pensare e fare ciò che vogliono, niente cancella l'importanza di un'esperienza come quella della Verdi e, soprattutto, niente ferma chi ha
iniziato a praticare una alternativa reale alle loro politiche.
La Verdi non si tocca!
Solidarietà e complicità con chi lotta
SEMPRE SU LO SGUARDO!
PALESTRA POPOLARE AUTOGESTITA
ANTIFA BOXE TORINO