22/11/12


Oggi (22/11) leggiamo di una tregua tra Israele e Palestina, dopo nove giorni di massacri in cui hanno perso la vita oltre cento palestinesi (civili e molti bambini) e che hanno portato distruzione nella striscia di Gaza, rendendo ancora più dura la già difficilissima esistenza del popolo palestinese.
Ancora una volta la politica di Israele ha mostrato il suo volto più duro e il suo intento di genocidio e, ancora una volta, di fronte a questa realtà brutale tanto i media mainstream quanto la comunità internazionale hanno tenuto atteggiamenti disgustosi nel tentativo di falsificare una realtà che appare chiara a chiunque la voglia osservare lucidamente. La sproporzione assoluta tra le forze israeliane e quelle palestinesi; il continuo stillicidio, l'umiliazione e l'oppressione quotidiana che i palestinesi vivono e che possono portare alla luce del sole solo lanciando qualche razzo verso Israele, ricordando così al mondo le loro sofferenze; la situazione sempre più letale che i vari raid israeliani lasciano nella striscia, vengono cancellati in discussioni bugiarde sul diritto di Israele di difendersi e di esistere, su chi ha aperto l'ostilità eccetera, dipingendo in questo modo una situazione in cui due stati e due eserciti si fronteggiano.
La verità è un'altra, la verità è che Israele attacca direttamente la popolazione palestinese: sulla pelle dei civili palestinesi si consuma la campagna politica per le prossime elezioni israeliane, così come si giocano tentativi di ricreare equilibri internazionali in quella zona scossa da primavere arabe e lotte civili ancora in corso (cruciale, in questo senso, il rapporto con l'Egitto del nuovo corso, gestito dai Fratelli Musulmani). Allo stesso modo, anche il neopresidente USA Obama sembra ricevere una sorta di avvertimento dopo che aveva rilasciato dichiarazioni che lasciavano presagire la possibilità di un cambiamento nella strategia statunitense di sostegno, senza se e senza ma, ad Israele.
Non è questo il luogo per una disamina politica più approfondita, in ogni caso, come Antifa Boxe, vogliamo ribadire che sappiamo bene da che parte stare, a fianco del popolo palestinese che lotta per la libertà, l'autonomia, la dignità, contro la politica omicida di Israele e dei suoi sostenitori internazionali.
FREE PALESTINE
PALESTRA POPOLARE AUTOGESTITA
ANTIFA BOXE

15/11/12

#14N

L'Antifa Boxe vuole esprimere la massima soddisfazione per la giornata di ieri, 14 novembre 2012, e in particolare per l'occupazione della Verdi 15 3.0.
Ci auguriamo che questo 14 novembre sia stato solo l'inizio di una lunga stagione di lotte, intense e radicali.
Per quanto ci riguarda ci vedremo ancora sulle barricate
SEMPRE SU LO SGUARDO
PALESTRA POPOLARE AUTOGESTITA
ANTIFA BOXE

31/10/12

COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ DELL'ANTIFA BOXE ALLA VERDI 15 OCCUPATA

 Ieri mattina (30 Ottobre) la residenza “Verdi 15” occupata è stata sgomberata e decine dei suoi occupanti identificati. Immediatamente e per tutta la giornata, centinaia di studenti e solidali si sono mossi per le vie del centro verso i palazzi della regione e del comune scontrandosi, in più di un'occasione, con i manganelli e i lacrimogeni delle forze dell'ordine. In seguito, l'esproprio della mensa dell'Edisu (ente regionale per il diritto allo studio) garantiva ai manifestanti di rifocillarsi, prima di concludere la lunga giornata con l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede dell'ateneo torinese. 
Come palestra vogliamo esprimere la massima solidarietà e vicinanza agli/alle occupanti e presentare alcune brevi considerazioni sull'accaduto. 
La “Verdi 15” è stata occupata più di un anno fa da studenti e studentesse, italiani e stranieri, per riappropriarsi del diritto allo studio e alla casa che i tagli dell'Edisu, voluti dalla regione Piemonte, avevano loro sottratto. Si trattava di studenti e studentesse che avevano diritto a borse di studio e alloggi che i tagli avevano però mandato in fumo. 
Durante i mesi di occupazione la Verdi era diventata un luogo di riferimento in cui, oltre a trovare posto circa 200 student*, erano state organizzate un' aula studio, una ciclofficina, una palestra e incontri, dibattiti, conferenze, serate ecc. 
Sgomberando la Verdi si è dunque voluto porre fine ad una pratica di socialità e condivisione che, dal basso, dava una risposta concreta alla crisi che le politiche di austerity scaricano sulle fasce più deboli della popolazione. La solidarietà che immediatamente ha raggiunto gli occupanti è stata la prova più evidente del valore di questa esperienza: le cariche, i manganelli, i lacrimogeni non hanno disperso le centinaia di giovani e meno giovani che hanno visto in questa operazione poliziesca una provocazione e un'ennesima prova di quale sia l'unica risposta che i vari governi della crisi (dal Pd di Fassino, alla Lega di Cota, fino al tecnico Monti) hanno da offrire a chi si autorganizza per tentare di riprendere in mano la propria vita. La gestione dello sgombero ha mostrato ancora una volta la professionalità delle forze dell'ordine che, appena entrate, hanno pensato bene di dividere gli occupanti in due gruppi, sulla base delle provenienze geografiche o del colore della pelle (non conosciamo nel dettaglio il criterio). Infine, i mezzi di informazione mainstream (Repubblica e Stampa) si sono superati nella ricostruzione di quanto è accaduto ieri e dell'esperienza della Verdi in generale: le centinaia di persone in corteo erano pochi autonomi (o anarchici, a seconda), gli occupanti erano i soliti autonomi e un gruppo di extracomunitari e clandestini... e in una stanza è stata trovata addirittura della droga! 
Tutti questi signori (politicanti, sbirri e scribacchini) possono pensare e fare ciò che vogliono, niente cancella l'importanza di un'esperienza come quella della Verdi e, soprattutto, niente ferma chi ha iniziato a praticare una alternativa reale alle loro politiche. 

La Verdi non si tocca! 
Solidarietà e complicità con chi lotta 

SEMPRE SU LO SGUARDO!
PALESTRA POPOLARE AUTOGESTITA
ANTIFA BOXE TORINO

24/09/12

ANTIFA BOXE vs RESTO D'ITALIA
IL PROMO

13/09/12

6 OTTOBRE 2012 CSOA ASKATASUNA
ANTIFA BOXE vs RESTO D'ITALIA
5a RIUNIONE NAZIONALE DELLE
PALESTRE POPOLARI AUTOGESTITE
Presentazione e convocazione Palestre Popolari Autogestite.

La Palestra Popolare Autogestita Antifa Boxe Torino presenta, in occasione del suo undicesimo compleanno, la 5° edizione di Antifa Boxe vs. resto d'Italia, una serata di pugilato amatoriale, occasione di incontro e scambio tra esperienze simili alla nostra.
Quest'anno la serata sarà dedicata alla memoria di Teofilo Stevenson (1952-2012), grande campione cubano dei pesi massimi e icona del pugilato dilettantistico. Tra gli anni Settanta e Ottanta Teofilo riuscì a conquistare tre ori olimpici e tre titoli iridati, divenendo una vera icona per la popolazione cubana e una leggenda per il mondo della boxe in generale. Resta famosa la sua risposta ad un'offerta milionaria per passare dal pugilato dilettantistico a quello professionistico (per sfidare l'altra grande leggenda, Muhammad Ali, per il titolo mondiale dei massimi): «Cosa valgono cinque milioni di dollari, quando ho l'amore di otto milioni di cubani?». In questa sua risposta leggiamo un amore per questo sport e una coscienza della differenza tra passione e business nella quale si rispecchia la nostra esperienza e che, proprio per questo motivo, vogliamo ricordare attraverso una figura così importante. 

Il programma della giornata sarà così strutturato:

Ore 14-16: accoglienza, preparazione delle coppie che si sfideranno sul ring e loro valutazione: i pugili potranno fare qualche scambio di prova sul ring, anche per valutare i differenti livelli degli atleti.

Ore 17-20: assemblea delle palestre popolari autogestite, con la presentazione delle proprie esperienze e le eventuali proposte per portarle avanti rendendole sempre più incisive.

Ore 20: cena, come sempre con la possibilità di scegliere tra un menu carnivoro e uno vegano.

Ore 22: apertura porte del centro sociale, inizio riscaldamento atleti e incontri.

A seguire: serata danzante con musica cubana!

Teniamo a ribadire il fatto che non si tratta di una serata di boxe agonistica, dal momento che non è questo il nostro obiettivo, restando per noi prioritario portare avanti, attraverso lo sport e la boxe in particolare, un discorso politico, di aggregazione, di autogestione, di antifascismo. 
Dunque ricordiamo che i due angoli sono tenuti ad avere con sé degli strumenti di primo soccorso; tutti gli atleti e le atlete devono munirsi di protezioni omologate (paradenti, fasce, guanti, casco); i giudici valuteranno l'aspetto tecnico dell'incontro, dunque non l'aggressività o la potenza, quanto piuttosto la capacità di fare della buona boxe.

Ricordiamo inoltre che gli atleti che si fronteggiano sul ring si dividono in due categorie: esordienti e avanzati. Per esordienti intendiamo atleti che non sono mai saliti “ufficialmente” sul ring, ma che abbiano almeno un anno di esperienza in palestra, in modo da garantire un livello tecnico e di sicurezza minimo. Per avanzati intendiamo invece atleti che hanno già avuto esperienze sul ring, ma in contesti come quello della nostra serata, dunque non ex-agonisti.
Infine, come tutti gli anni, ci sarà un angolo rosso dedicato agli ospiti e un angolo nero per i pugili di casa. Invitiamo dunque tutti i partecipanti a procurarsi una maglietta o canottiera rossa per l'incontro. 

Le palestre che vogliono partecipare devono mandare il nome della palestra, la città di provenienza, l'elenco degli atleti e i loro pesi e un recapito (cellulare o mail). Ricevute queste informazioni provvederemo a formare le coppie in base ai pesi (noi dovremmo avere 8-9 atleti di cui 2 donne, gli incontri saranno 10 o al massimo 11). 
Per ogni altra info o domanda scrivete alla nostra mail antifaboxe@yahoo.it oppure mandate un messaggio sulla nostra pagina facebook: Antifaboxe Torino.
Sempre su lo sguardo
Palestra Popolare Autogestita
Antifa Boxe Torino


VENERDI 14
ULTIMA SERATA DELLA FESTA POPOLARE
NON MACATE!!!
Special guest alla consolle Lady Cinzia!